Clara Maffei! chi era costei”?
Si potrebbe iniziare così, parafrasando un celebre passo de “I Promessi Sposi”, la biografia di una donna che nella seconda metà dell’800 fu una delle personalità più in evidenza della Milano Risorgimentale.
Ragazzina Romantica, sposa separata del letterato Andrea Maffei, musa amata dal politico e giornalista Carlo Tenca, amica per la vita di Giuseppe Verdi, vestale di Alessandro Manzoni, Regina dei salotti milanesi, il suo ricordo odierno appare sbiadito ma nei suoi anni migliori brillò di autentica luce.
Un certo appannarsi dell’immagine iniziò dopo l’unità d’ Italia quando una nuova generazione di intellettuali prese il sopravvento sugli eroi del Risorgimento e il declino nel ‘900 proseguì fino a confinare la Contessa tra i cimeli di un’epoca passata e nei versi de “L’amica di nonna Speranza” di Guido Gozzano.
Oggi nuovi studi sulla sua persona, sul circolo culturale che la vide protagonista, sulla sua stessa immagine fisica smarrita nelle oleografie, stanno riportando in superficie una donna straordinaria che seppe fare dell’amicizia e delle relazioni la sua guida durante periodi così travagliati e luttuosi come quelli delle nostre guerre di indipendenza. Grazie a queste scoperte e in concomitanza con esse, è nato un progetto intitolato “Clara Maffei un’amica a tutta prova” che cerca di descrivere e rielaborare un personaggio tanto complesso e decisivo per l’identità italiana.